Denaro e sentimenti: 8 atteggiamenti da correggere

Denaro e sentimenti - Cuore di monete

Articolo di Irene Molinari

12 Apr 2021

QUALI SONO GLI ATTEGGIAMENTI CHE RENDONO DIFFICILE IL TUO RAPPORTO COL DENARO?

Te lo sei mai chiesto?

Inizia oggi il nostro viaggio verso la consapevolezza finanziaria e il controllo sulle nostre risorse economiche. È un percorso romantico, nonostante le apparenze! Così romantico che prima di parlare di compiti da svolgere facciamo un po’ di teoria. Questa riflessione parte da te e dal modo in cui ti senti rispetto all’argomento soldi, perché è necessario capire dove siamo più fragili, così da fare correzioni dove e se ce n’è bisogno. E poi parlare di ciò che proviamo fa sempre bene.

 

Rapporto col denaro - SalvadanaioIL RAPPORTO COL DENARO

Quindi, com’è il tuo rapporto col denaro? Ti senti a tuo agio con il modo in cui lo gestisci?
Io ho dovuto fare parecchi errori, anche gravi, per trovare un equilibrio. I soldi non sono la cosa più importante del mondo per me e quando ho iniziato ad avere denaro mio semplicemente lo usavo, senza pensieri. E stavo bene.

Poi ho attraversato una fase in cui ho fatto alcuni passi più lunghi della gamba. Insomma, per un po’ di tempo ho speso molto più di quello che potevo permettermi. Fino a che mi è crollato tutto addosso e sono state lacrime e sangue (e molti straordinari al lavoro).

Ero ancora giovane e, dopo avere recuperato, ho continuato a sbagliare ancora un po’. Probabilmente mi serviva un ripasso! Insomma, per iniziare a prendere consapevolezza e avere uno sguardo più lungo sul futuro ho dovuto sbatterci la faccia parecchio. Ho iniziato a migliorare dopo i 26/27 anni, per iniziare a fare bene ne sono serviti quasi altri dieci. In quel lasso di tempo mio reddito non è aumentato, anzi, è sensibilmente diminuito. Le condizioni sono cambiate in peggio, ma sono migliorata io.

Come riuscire a vivere serenamente e senza preoccupazioni in una condizione economica non particolarmente florida? È matematica, ovvio, ma è anche atteggiamento, impegno e lucidità.
Per arrivare alla mia personale risposta ho vissuto le mie esperienze e studiato molto, per me stessa e in seguito per lavoro, per metterlo a disposizione di altri. Ora ne parlo su spaziAmo, condividendo con te non solo le nozioni e le azioni che è possibile mettere in campo, ma anche tutto il mondo di pensieri ed emozioni che, dal mio punto di vista, il “fare i conti” si porta dietro. E da cui ritengo sia necessario partire.

Facciamo allora una breve passeggiata per vedere cosa sbagliamo (anche io!) quando entriamo in “modalità sopravvivenza monetaria difficile” e creiamo una spirale che va sempre più giù. L’obiettivo è mettere l’accento proprio su quel punto di partenza e darci qualche spunto di riflessione.
Per le fasi pratiche ti aspetto fra qualche giorno.

 

ATTEGGIAMENTI E STATI EMOTIVI CONTROPRODUCENTI

Ecco qui otto sentimenti e comportamenti dannosi attorno alla relazione con il denaro, perché sono dannosi e quali danni provocano.

1. DISAGIO

Comunemente si ritiene che parlare di denaro sia poco elegante o inadeguato. Quindi capita che qualcuno si senta in imbarazzo. Culturalmente è un argomento tabù, ma io credo che discorsi e confronti maturi e costruttivi sulle scelte finanziarie siano utili a crescere e fare meglio. Eleganza e adeguatezza non stanno necessariamente nel “cosa”, ma nel “come”. I soldi non sono un’entità astratta o un feticcio religioso, ma un oggetto molto terreno con cui ci troviamo ad avere a che fare ogni giorno della nostra vita e che, piaccia o meno, può influenzarla molto. E vale per chiunque: non ha alcun senso evitare l’argomento. Sapere da dove i soldi entrano, come escono e fino a che punto possiamo spingerci, confrontare le nostre esperienze con quelle degli altri per imparare è un fatto di responsabilità e autonomia. Ne consegue che non parlarne impedisca di imparare ad usarlo.

2. DISTRAZIONE E SUPERFICIALITÀ

Queste sono le mie, ciò che mi ha accompagnata per tanto tempo. Nel mio caso la fonte è l’ importanza relativa che attribuisco al denaro, e magari questo riguarda anche te. L’atteggiamento distratto può avere origini diverse, sicuramente sai individuare quelle che eventualmente ti riguardano. Ad ogni modo, se un comportamento rilassato e non ansioso è ottimo per restare lucidi, esagerare può paradossalmente condurci verso “il lato oscuro della forza”, che in questo caso si traduce in disattenzione e anche irresponsabilità con conseguenti scelte insane per il portafogli, per il mese in corso o per il futuro intero. Storia già letta da qualche parte: rimediare può essere molto problematico, meglio stare attenti.

3. AVARIZIA Attitudine negativa col denaro - Avarizia

Il lato opposto della superficialità è la tendenza maniacale ad accumulare denaro. L’avaro di norma non ha problemi economici, semplicemente spendere lo addolora e così si priva di qualsiasi comodità, premio o sfizio pur di guardare crescere il suo patrimonio. Il problema qui è la relazione con gli altri, che per via dell’incapacità di dare e donare viene compromessa, provocando solitudine. Chi ha questa attitudine difficilmente la ammetterà agli altri e a se stesso.

4. PARAGONARSI AGLI ALTRI

Quando ci mettiamo a confronto con gli altri spesso siamo abilissimi nel trovare il modo di sentirci un passo indietro, inferiori o non conformati. Tutto ok fino a che il confronto fa da stimolo a fare meglio o ad accettare le cose per come sono e quindi sentirci a nostro agio nelle nostre scarpe. Quando però siamo in condizioni di fragilità emotiva ed economica, il confronto può rivelarsi un pretesto per nutrire la parte di noi che si sente sconfitta, facendoci notare esclusivamente le nostre mancanze e facendoci vivere la nostra condizione come una colpa. No, non è costruttivo. Se proprio vogliamo paragonarci a qualcuno, almeno cerchiamoci modelli positivi da cui prendere ispirazione.

5. OSTENTAZIONE

Chi ostenta spesso lo fa per chiedere attenzione agli altri e può avere anche l’obiettivo di provocare disagio o invidia in chi guarda. Semplicemente non è una trappola in cui cadere.

6. VIVERE AL DI SOPRA DELLE PROPRIE POSSIBILITÀ

Esiste una moltitudine di persone spende regolarmente più denaro di quanto ne guadagni. Perché? Dimostrare qualcosa a sé stessi o agli altri, scarso contatto con la realtà o per la convinzione di non avere alternative. Qualsiasi siano le ragioni, per quanto sembri banale sottolinearlo, spendere più di quanto si guadagni è un comportamento pericoloso e dannoso. Spesso accade senza che ce ne rendiamo conto e visto da fuori sembra incredibile per via della scarsa sostenibilità della cosa, ma succede continuamente. Questo problema riguarda quasi tutti coloro che hanno problemi di gestione finanziaria personale. Ci sono un sacco di azioni da mettere in campo per migliorarsi, che vedremo più avanti.

Cattivo rapporto col denaro - Persona rassegnata7. RISENTIMENTO

Non riuscire a raggiungere determinati obiettivi o a possedere certi oggetti che si desiderano, in alcuni casi genera rabbia e frustrazione. Traguardi nuovi dovrebbero invece essere stimolanti, non gettarti nello sconforto. Sconfortàti, peraltro, è più difficile fare scelte sagge. La verità è che anche con risorse limitate operiamo delle scelte. Vedila così: non ti privi di qualcosa, stai scegliendo qualcos’altro.

8. RASSEGNAZIONE

Dal risentimento alla rassegnazione il passo può essere breve, la saggezza viene sempre meno. Se i momenti in cui ci sentiamo inadeguati – se non incapaci – si ripetono, si rischia di alimentare il pensiero per cui non vale la pena sforzarsi. “Tanto è inutile”. E sai come finisce? Che non ci sforziamo più, avverando la profezia.
Certo, nessuno è felice di impegnarsi per non ottenere risultati che ritiene proporzionati agli sforzi. Ma se ti senti così, siamo sicuri che non ci sia proprio niente che tu possa cambiare?

 

Ecco, fine della passeggiata. Come dicevo, è all’interno di questa ragnatela di emozioni e comportamenti che mediamente ci si muove (a rilento!) in un momento -o esistenza- in cui sono il denaro o la sua assenza a controllarci. È una faccenda che si può sistemare, con attenzione e un po’ di lavoro. Ne parleremo lungamente! E per non perderti nulla puoi anche iscriverti alla newsletter, compilando il modulo qui sotto.

A presto!

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